Simone Billi

deputato eletto nella Circoscrizione Estero-Europa

Holding toscana per la gestione territoriale del servizio nei settori acqua, gas, energia e rifiuti

Firenze, 12 Febbraio 2007

INTERROGAZIONE

Oggetto: holding toscana per la gestione territoriale del servizio nei settori acqua, gas, energia e rifiuti

Il sottoscritto Consigliere di Quartiere,

– Premesso che alcune importanti amministrazioni della regione Toscana – tra cui anche il Comune di Firenze – hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per la costituzione di una holding toscana per la gestione delle partecipazioni comunali nelle aziende del settore dei servizi pubblici, che, nelle intenzioni dei promotori, è l’avvio del progetto volto alla creazione di una vasta aggregazione territoriale per gestire le imprese affidatarie del servizio nei settori acqua, gas, energia e rifiuti, che diventi una sorta di “cabina di regia” dei servizi pubblici regionali in grado di creare un soggetto che porti ad alleanze territoriali più vaste e quindi competere sul mercato;
– Considerato che la firma dell’accordo avviene mentre la Toscana è ancora in attesa della proposta sul riordino dei servizi pubblici locali, che ha ormai accumulato un ritardo insostenibile, mentre a livello nazionale il ministro Bersani ha presentato un testo di riforma dei servizi pubblici locali che, con la previsione dell’affidamento esclusivamente mediante gara a garanzia del pluralismo e della reale concorrenza, ha reso antidiluviane le precedenti proposte della Giunta regionale;
– Considerato che, con il pretesto di voler favorire il processo di aggregazione in atto nel sistema delle imprese esercenti servizi pubblici locali di rilevanza economica, l’accordo sulla holding regionale serve soltanto a precostituire di fatto le condizioni per chiudere ulteriormente il mercato dei servizi di interesse generale alla liberalizzazione ed all’accesso di nuovi operatori, non necessariamente pubblici;
– considerato che la stagione del neo-socialismo municipale e dei sindaci-imprenditori, a scapito del sistema imprenditoriale privato e dei consumatori, trova così uno strumento nuovo e tremendamente efficace;
– considerato che la politica si deve ritirare da tutti i territori che essa ha impropriamente occupato lungo l’interminabile stagione storica delle ideologie stataliste, tagliare i tentacoli della piovra partitica, ridurre i poteri politici sulla società e sulle società;
– Considerato che non si comprende quale vantaggio reale potrà portare ai cittadini dei comuni interessati, l’alleanza del sistema delle aziende locali di servizio pubblico con i colossi regionali ed i loro partners nazionali;
– Rilevato che è pertanto legittimo il dubbio che l’adesione al protocollo sia il frutto dell’obbedienza ad interessi politici estranei alle comunità locali, piuttosto che di una attenta valutazione delle esigenze del territorio;
– Rilevato peraltro che il progetto della holding regionale è già stato bocciato, prima ancora di vedere la luce, dal Partito della Rifondazione Comunista, ancora all’opposizione in Regione, ma in rapida marcia di avvicinamento al potere

INTERROGA IL PRESIDENTE DEL CdiQ PER SAPERE

1) Quale sia la posizione del Quartiere 4 in merito al protocollo;
2) Se, e con quali forme, si sia determinata riguardo ad esso nel nostro Quartiere;
3) Quali sono le società interessate a tale operazione nel nostro Quartiere;
4) Quali concreti vantaggi si ritiene avrebbero i cittadini-consumatori in termini di riduzione delle tariffe e/o incremento della qualità dei servizi, da una tale operazione tutta ancora interna a logiche politiche;
5) Se invero il suddetto protocollo d’intesa consolidi il peso della mano pubblica sull’economia senza alcun reale vantaggio per le imprese esercenti servizi pubblici partecipate dal Comune all’operazione e, in definitiva, per i cittadini-consumatori.

Simone Billi
Consigliere di Forza Italia

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