Centro di Permanenza Temporanea
Firenze, 24 giugno 2008
MOZIONE
Oggetto: Centro di Permanenza Temporanea
Il sottoscritto Consigliere di Quartiere,
• Constatato che i Centri di Permanenza Temporanea (CPT) sono strutture istituite dalla legge num.40/1998 Turco-Napolitano (durante il Governo di Centro Sinistra), per tutti gli stranieri “sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera non immediatamente eseguibile” con la funzione principale di consentire accertamenti sull’identità di persone trattenute in vista di una possibile espulsione, ovvero di trattenere persone in attesa di un’espulsione certa;
• Considerato che i CPT sono uno strumento diffuso in tutta Europa in seguito all’adozione di una politica migratoria comune con gli accordi di Schengen del 1995;
• Considerato che sono innumerevoli le Città e le Regioni italiane che hanno attivato da tempo tali CPT, vedi ad esempio Bari, Bologna, Brindisi, Caltanissetta, Crotone, Gradisca d’Isonzo, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano, Modena, Ragusa, Roma, Torino, Trapani e altre ancora;
• Constatato che al Governo Nazionale è demandata la competenza su Ordine Pubblico e Giustizia ma alle Amministrazioni Locali sono delegati i servizi sanitari, i mediatori culturali, gli psicologi, gli sportelli informativi e altro ancora, per cui sembra difficile poter realizzare un CPT senza la collaborazione delle Istituzioni Locali;
• Constatato inoltre come gli Istituti di Pena del nostro Paese siano sovraffollati e come la stessa situazione si riscontri anche nel Carcere di Solliciano nel nostro Quartiere, e che comunque tali Istituti di Pena non dovrebbero essere considerati alla stregua di Centri di Permanenza Temporanea dove trattenere individui in attesa di identificazione;
• Ricordato che il Sindaco Domenici, nonché Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni, ha espresso il proprio parere favorevole nei confronti della creazione di un CPT;
• Ricordato inoltre come i soggetti sottoposti ad espulsione spesso rimangano nel nostro Paese continuando ad agire nella illegalità, come lamentano le Forze dell’Ordine e come riportato spesso dalle cronache locali;
• Ritenuto infine che le regole dell’accoglienza debbano essere bilanciate con quelle dei diritti e dei doveri propri di ogni individuo nella nostra società civile e che gli immigrati regolari ed onesti possono risultare danneggiati e screditati davanti all’opinione pubblica a causa del comportamento degli immigrati che delinquono
INVITA IL CdiQ
Ad intervenire presso il Sindaco per sollecitare la realizzazione di un CPT almeno per la nostra Città, in modo da poter disporre di un luogo dove possano essere temporaneamente portate le persone delle quali vada verificata la posizione per procedere alla loro identificazione ed alla eventuale loro espulsione dal nostro Paese.
Simone Billi
Forza Italia – PDL