Brevetti farmaceutici, Billi (Lega): proteggere la ricerca per attirare persone qualificate ed aumentare i posti di lavoro in Italia
2/04/2019, Roma – “Un nuovo farmaco costa in media 2,5 miliardi di dollari, considerando anche gli insuccessi clinici, mentre in Italia le 16 maggiori aziende farmaceutiche americane presenti contano 13.000 dipendenti e altrettanti nell’indotto, 8 miliardi di euro di fatturato e 2 miliardi di investimenti” questo quanto emerge dal convegno “Valorizzare la ricerca, investire nella vita, il brevetto farmaceutico in Italia” promosso dall’Ambasciata degli Stati Uniti d’America, dall’ Italian American Pharmaceutical Group e dalla American Chamber of Commerce in Italia tenutosi oggi al Westin Excelsior di Roma.
“L’Ambasciatore americano, Luis Eisenberg, ricorda come le terapie per le malattie rare sono aumentate del 300% in 15 anni, il tasso di mortalità diminuito del 87%” afferma l’On.Simone Billi, unico eletto nella Coalizione di Centro Destra per la Lega Salvini Premier in Europa “ricorda quindi come sia importante portare nuovi farmaci ai pazienti garantendo al tempo stesso la sostenibilità del sistema sanitario globale, riconoscendo il pieno valore dell’innovazione della protezione brevettuale e conclude confermando la piena disponibilità a collaborare con il Governo italiano per portare innovazione e tecnologie straordinarie nel sistema sanitario nazionale.”
“Nel settore farmaceutico in Italia sono circa 66.000 gli addetti per circa 32 miliardi di euro di produzione nel 2018 e 6.000 nuovi assunti all’anno negli ultimi 3 anni” spiega l’On.Billi “inoltre il ruolo del piccolo biotech sarà sempre più importante, perchè tali imprese investono in aree specifiche in cui una multinazionale non investe, esempio ne sono state le terapie geniche e quelle cellulari – conclude Billi – pertanto attirare capitali per aiutare anche queste piccole e medie imprese, ossatura del sistema industriale italiano, è importante per attirare persone qualificate ed aumentare i posti di lavoro in Italia.”